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Moda Sostenibile

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La moda è responsabile del dieci per cento delle emissioni globali di gas serra, e se si pensa che il settore crescerà di oltre il sessanta per cento entro il 2030, è evidente la necessità d’intervenire subito: produzione e commercializzazione dell’abbigliamento devono cambiare, rapidamente e radicalmente.

La sostenibilità è un problema che non può più essere ignorato. Di recente il sistema ha preso coscienza del problema, e la pandemia ha portato la questione all’attenzione del grande pubblico, ma sinora è mancato un intervento compatto degli addetti ai lavori. Sinora, per l’appunto.

I brand più famosi si impegneranno ad adottare da subito il passaporto digitale su tutte le collezioni prodotte. È una svolta epocale perché questo è lo strumento più immediato ed esaustivo per conoscere un prodotto. Attraverso un QR code da scansionare via smartphone si possono infatti indicare agli acquirenti i materiali impiegati, la loro origine, i fornitori. E così si garantisce quella trasparenza che fino a poco tempo fa sembrava irraggiungibile.

Si potrà finalmente scegliere tra due capi simili quello che contribuisce a non inquinare il pianeta. I primi esperimenti sul passaporto digitale sono iniziati circa un anno fa. A essere interessanti sono le sue potenzialità: via QR code si possono anche illustrare le “vite passate” dei capi, indicando se sono stati indossati in circostanze speciali, o quante volte sono già stati rivenduti.

Diventa così molto più semplice stabilirne il valore, un punto fondamentale considerato il boom del mercato dell’abbigliamento di seconda mano in corso. E si possono pure offrire ai consumatori suggerimenti su come curare e conservare i prodotti, allungandone il ciclo vitale.

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