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Moda Genderfluid

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La moda genderfluid propone capi adatti ad ogni corpo e ad ogni genere senza distinzioni, etichette e pregiudizi. Sono lontani gli anni in cui il rosa era una prerogativa delle bambine e il blu un colore prettamente maschile, in cui si facevano distinzioni tra abbigliamento uomo e abbigliamento donna. La genderless fashion è una moda etica e inclusiva, neutrale, e molto spesso i brand che scelgono uno stile genderfluid sono consapevoli e attenti anche all’ambiente.

E’ diventato un settore sempre più di tendenza, le ricerche riguardanti la moda agender sono aumentate del 46%. La verità è che abbiamo sempre indossato capi genderfluid: t-shirt, felpe, pantaloni e sneakers non sono prerogativa di un unico genere, infatti sono sempre stati definiti unisex.

Il problema è che per anni sono state fatte distinzioni sui colori, sulle stampe, sulle forme e persino sulla comodità e sulla funzionalità: non è un mistero che i capi da donna siano più fascianti e scomodi, soprattutto per la mancanza di tasche, e che i capi da uomo siano più ampi e comodi.

Negli ultimi anni sono stati rielaborati i capi classici e ci si è spinti oltre, offrendo ispirazioni nuove per i nostri outfit liberi dagli stereotipi.

Sono stati sdoganati le gonne e gli stivali col tacco per gli uomini, gioielli e accessori sono finalmente liberi da etichette e anche per le donne sono molto più accettati capi come i pantaloni cargo, i look oversize e abiti eleganti come gli smoking, da sempre prerogativa del mondo maschile. Anche i colori diventano fluidi grazie alla moda gender neutral: finalmente i colori pastello e i toni del rosa si abbiano ai capi prima considerati maschili.

Lo stile genderfluid si ritrova anche nella scelta dei tessuti e degli abbinamenti: capi sartoriali vengono mixati con capi streetwear e così anche materiali tecnici e sportivi con tessuti più sofisticati. Le parole d’ordine sono comodità, funzionalità e libertà di espressione. Questo cambiamento radicale del mondo della moda probabilmente non sarebbe stato possibile, o avrebbe avuto un decorso più lento, se non ci fossero state alcune celebrità che hanno sdoganato l’abbigliamento genderless.

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