La teoria dei colori ha dato vita negli anni a diverse scuole di pensiero, specialmente per il suo utilizzo nell’ambito dell’interior design e dell’arredamento.
Prima di pitturare un ambiente o scegliere una carta da parati e di conseguenza i tessuti d’arredo, un pò di conoscenza pratica e approfondimento sulla teoria del colore può aiutare a prendere le decisioni giuste per un migliore design.
Il colore ha origine dalla luce. La luce è composta da diversi colori e che , infrangendo la luce attraverso un prisma, si ottengono i sette colori dell’arcobaleno: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. Queste furono le scoperte di Isaac Newton. Successivamente scoprirono che solo tre dei colori dell’arcobaleno compongono la luce bianca: rosso verde e blu. Così questi tre colori vennero chiamati colori primari originali. Scoprirono anche che ogni oggetto viene codificato dal nostro cervello in varie percentuali di questi tre colori (rosso, verde e blu) ed è proprio così che percepiamo il colore. Venne poi aggiunto successivamente anche il giallo tra i colori primari poiché veniva percepito dall’occhio come colore indipendente. Inoltre inserirono il bianco e il nero tra i colori primari visuali elementari.
Oggi questo sistema forma la base del Natural Color System (NCS), che è usato in tutto il mondo come strumento di abbinamento colori. La storia dei colori ci porta fino al famoso cerchio cromatico di Itten. Questo cerchio rappresenta graficamente la suddivisione e creazione dei vari colori. Abbiamo così i PRIMARI (giallo, rosso e blu) che mescolati danno vita ai SECONDARI (verde, arancio e viola) e ancora i TERZIARI.
Sulla base della color wheel si possono creare una serie di combinazioni standard di colori, o SCHEMI COLORE:
MONOCROMATICI: Si utilizza un solo colore con variazioni della saturazione e della luminosità. Molto semplice da utilizzare, rende un’ atmosfera pulita, sobria ed elegante.
ANALOGHI o ARMONICI: Si utilizzano colori che sulla color wheel si trovano adiacenti al colore prescelto, e che quindi hanno tonalità simili. Proprio per il fatto che risultano simili, sarà importante scegliere uno di questi colori come dominante, lasciando gli altri come accenni (o secondari, insomma meno presenti e più di “accompagnamento” al colore dominante).
COMPLEMENTARI: Sono i colori che sulla color wheel troviamo opposti e speculari al colore scelto. Sono i più difficili da usare nell’arredamento, questo perché essendo colori opposti daranno vita ad un forte contrasto, che non sempre è facile gestire.
Con un pò di conoscenza delle regole si possono creare schemi colore molto interessanti, ma è anche vero che le regole sono fatte per essere infrante.