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È possibile unire Moda Digitale e Made in Italy? Vi raccontiamo il caso di successo della Startup “Impossible Brands”

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Impossible Brands è un’impresa che ridisegna la correlazione tra la moda reale e quella digitale limitando gli sprechi: la realizzazione degli abiti avviene prima in modo digitale e solo in un secondo momento si passa alla processo produttivo del campionario reale. Fondamentali sono i dati provenienti dal web e un network di artigiani del Made in Italy

15/01/2021: È possibile unire Moda Digitale e Made in Italy? Vi raccontiamo il caso di successo della Starup “Impossible Brands”

Fondata da 3 imprenditori italiani, Impossible Brands è un’impresa che ridisegna la correlazione tra la moda reale e quella digitale limitando gli sprechi e l’impatto ambientale: la realizzazione degli abiti avviene prima in modo digitale e solo in un secondo momento si passa alla processo produttivo del campionario reale. Fondamentali sono i dati provenienti dal web e un network di artigiani del Made in Italy.

È ormai risaputo, il 2020 è stato l’anno in cui la digitalizzazione di diversi settori ha subito un fortissima accellerazione e il comparto moda non rappresenta un eccezione. Le sfilate digitale di GCDS,  l’inserimento di importanti brand nel videogame Animal Crossing, la collezione di Balenciaga lanciata mediante un videogioco punto e clicca creato ad hoc, sono solo alcune iniziative che hanno incrementato il rapporto tra Moda e Digitale , tra Creatività e Hightech.

La Moda Italiana non è certo rimasta indietro in questo processo anzi ne è pioniera grazie all’iniziativa di Impossible Brands, la prima compagnia italiana a stringere una forte connessione tra moda digitale e produzione reale rigorosamente italiana anche in virtù di un attenzione particolare all’impatto che i processi produttivi hanno sull’ambiente.

I fondatori di Impossible Brands sono Alessandro Botteon – capo dell’ Accelerated Growth Team in Google, Anastasiia Masiutkina D’Ambrosio – redattrice di moda ed Edoardo Di Luzio, tra le altre cose fondatore di Tuk Tuk Ride. Tutti e tre sono stati in grado di sfruttare le loro competenze provenienti da ambiti più disparati per dare luce ad un idea innovativa soprattutto per il futuro della moda.

Per evitare il problema della sovrapproduzione di abiti che porta a livello globale a buttare nella spazzatura circa 92 tonnellate di materiali ogni anno in un pianeta fortemente provato già dagli altri selvaggi processi produttivi e depauperato dalle proprie risorse, Impossible brands ha messo a punto una tecnologia che consente di produrre solo ciò che verrà realmente acquistato.

Come funziona?

I fashion brands che fanno parte dell’azienda arrivano al pubblico prima in formato digitale e poi eventualmente in forma reale.

Facciamo due esempi pratici.

Il primo esempio è  un marchio verticale di occhiali da sole. Sul loro sito troverai una collezione di magari 200 prodotti solo digitali, mai realizzati, che un utente può provare ed indossare come un filtro di instagram in modo completamente gratuito.

Il secondo esempio riguarda i prodotti di luxury: contestualmente all’acquisto, l’utente invia al brand una propria foto e il team di sarti ed artigiani digitali modella a pagamento l’oggetto o l’abito sulla base della foto inviata.Questo porterà alla creazione di un ogetto o abito non replicabile creato su misura sulla base delle esigenze del cliente.

Tutto in un sistema di condivisione social.

Come si nota la produzione ecosostenibile sta alla base del processo risparmiando tutti gli articoli che non verranno fisicamente prodotti, in più ogni brand che fa parte della azienda ragiona anche sulla sostenibilità dei materiali utilizzati, tutti certificati e tracciabili all’interno della filiera.

Uno dei primi brand ad entrare a far parte di Impossible Brands è stata Ama Bags che vende borse sul mercato statunitense. Se si visiona la loro pagina instragram si riesce a capire in pieno il concept dell’azienda grazie alla distinzione tra oggetti reali e solo digitali. Si noterà la differenza tra gli accessori fast fashion e quelli digital luxury, mentre i primi si possono provare come filtri instagram gratuiti i secondi vengono realizzati su misura, non sono replicabili e sono frutto della maestria di sarti ed artigiani digitali in grado di lavorare sulla foto di un cliente.

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